Buon lunedì a tutti cari lettori!
E’ da un po’ che penso di fare un articolo in cui parlare con voi di vari argomenti.
L’INKTOBER
E’ ormai dal 6 di ottobre che avrete capito che ho aderito al inktober ovvero la sfida sul disegno che si tiene per tutto ottobre sul web. Non si vince niente se non la soddisfazione di aver affrontato tramite la propria rappresentazione ad inchiostro temi importanti che vanno dai sentimenti a qualsiasi cosa strana a cui non avreste mai pensato.
LA PUBBLICAZIONE
E’ da un po’ che non porto contenuti particolari se non i disegni, questo è perché ultimamente proprio non trovo la voglia di mettermi lì e creare qualcosa di decente a livello di contenuto, da potervi condividere.
Ho così tanti pensieri ultimamente che mi passa la voglia di fare qualsiasi cosa, ancora meno di prima. Ma questo non vuol dire che sto abbandonando il blog, anzi, gli argomenti li sto mettendo da parte…ma prima di andarli a pubblicare vedrete articoli un po’ come questo, dove preferisco raccontarvi che cosa succede e quello che succederà.
LA REPUBBLICA DELLE BANANE
In questo periodo di poca pubblicazione e con la testa che scoppia di pensieri, è diminuito il mio limite di sopportazione di qualunque cosa. Vi è mai capitato che le persone sembrino complottare contro di voi per darvi noia?
Beh su questo ci ha fatto un bel calco il mio nuovo vicino del piano di sotto con il suo trapano e il suo martellino.
Vi giuro che è stato dalle 2 alle 7 di sera a trapanare e martellare in una parte di muro, che faceva rimbombare tutto il palazzo, compresa la tromba delle scale. Non sono razzista, ma qui mi ci stanno facendo diventare. Un conto è se devi fare per forza un lavoro in casa e vabbè capita a tutti in una determinata giornata di dover fare rumore…ma tutti i giorni trapanare e martellare i muri per casa…quando ti sei trasferito da almeno 6 mesi e il tuo appartamento è stato ristrutturato per una somma di ben 15.000 euro…cos’è ci stai facendo le prese d’aria? Cosa fai con il trapano ogni dannato giorno? Appendi lampadari ovunque?
La cosa che mi fa girare di più le palle ragazzi è il fatto che non capiscono l’italiano e nemmeno lo parlano…gli fai una domanda su cosa stia facendo, perché a lungo andare non se ne può più del casino che fa, e perchè ci sono degli orari da rispettare in tutto il palazzo…dalle 2 in poi c’è scritto che non si deve fare rumore perché sarebbe il momento del “riposo”…non è che se tu sei l’ultimo arrivato allora fai quello che ti pare.
Fatto sta che lo incontri e lui sorridente senza capire quello che gli chiedi, risponde: “Bughino” °-° io boh…
Che poi oh non dico che siano tutti così…però che siano italiani o no, sono irrispettosi degli altri.
Ogni giorno che passa è come se mi venisse strappato sempre di più il mio luogo di appartenenza. Vado in terrazza e non sento più parlare in italiano, ragazzi. Sento parlare in arabo, sento urlare in arabo, sento bambini irrispettosi che corrono per casa fino a mezzanotte con dei gran rumori.
Io ce la metto tutta per non essere razzista, però mi stanno spingendo ad esserlo, sempre di più…
Viva la globalizzazione (?) Finiremo che ognuno perde la propria cultura e si creerà un misto di linguaggi, un misto di boh proprio.
I MEDICI
Ma è mai possibile che qui in Italia passiamo da giovanissimi che non trovano lavoro a medici anziani che non si schiodano dalle proprie poltrone, però che si lamentano che dovrebbero lavorare i giovani.
E poi perché al giorno d’oggi per stare in salute deve essere una cinquina? Devo scommettere se voglio stare in salute da oggi o da domani e scegliere quale malattia secondo me, tra quelle elencate dal dottore sono meglio?
E’ mai possibile che tra 3 specialisti ognuno dica una patologia diversa che va a finire in “Prendi gli integratori che ti torna la vista” Ma da quando? Da quando la gradazione degli occhi torna ad aumentare se prendi la vitamina A? Cioè se uno è da operare per la cataratta, sempre ammesso che ce l’abbia, a che cosa servono le vitamine? Da placebo nel frattempo che uno scopre che cosa ha? Quante persone dovremmo sentire per la vista? 80? O forse andare all’estero per scoprire cosa abbiamo?
L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO.
Vi ricordate quel momento in cui sei alle medie e tutti ti dicono scegli un indirizzo così che troverai lavoro più facilmente? Ecco no, non sono d’accordo °-° sono rimasta incastrata in questo ragionamento dove ho scelto un istituto tecnico pensando al futuro…meno male che amavo l’informatica! Cosa è servito se tanto non trovi lavoro comunque?
Ah, il lavoro…
Trovo simpatica l’idea dietro al fatto che io non trovo un cavolo da fare, però le persone dai 40 anni in su che si lamentano dell’età troppo avanzata per un lavoro, lo trovino.
Vai su Twitter e ti verrebbe da rispondere male a tutte quegli adulti che criticano il mondo dei giovani senza sapere cosa esattamente succede, senza valutare più di una persona.
Leggevo l’altro giorno degli scontri per il concetto di alternanza scuola lavoro. Lasciate stare che come in ogni parata vi siano state persone eccessivamente violente e che OMG hanno lanciato uova sul McDonalds.
Ci sono state persone che hanno commentato con “Voi ragazzi dovreste baciarvi i gomiti per questa opportunità di farvi le ossa e capire che il mondo del lavoro è un dovere e non uno scherzo”
Prego?
Ma cosa vuol dire? Io quando ho fatto l’esperienza dell’alternanza non ho mai pensato fosse uno scherzo, e nemmeno mi aspettavo di essere pagata…certo ho rosicato e non poco nel vedere che certi miei compagni ci hanno guadagnato dai 50 euro in su…ma non penso nemmeno che un’alternanza scuola lavoro sia da paragonare a un lavoro che una persona fa dalla mattina presto alla sera.
“Ah, mio figlio ha fatto l’esperienza e si è trovato bene”
Sai cosa? Bisogna aprire gli occhi e vedere uno in che posto è finito, due che tipo di studente è.
Io ad esempio ho fatto l’esperienza più brutta della mia vita:
è iniziato il lunedì con “Eh è lunedì, sono le 9, il capo arriva alle 10 e ce la prendiamo più comoda” Quando sai benissimo che a me è stato dato appuntamento alle 8 e qualcosa…per cui, visto che vengo da in culo al mondo con l’autobus, almeno il primo giorno in cui aspetti uno stagista, puoi presentarti in modo dignitoso.
E’ continuato con un’ora di stacco in cui dovevo accomodarmi fuori dalla struttura e mangiare sulla neve (Con il freddo cane che faceva) o dentro un bar (Cosa che succedeva poche volte, visto l’ora di punta e il fatto che lì ci fossero solo i bar più cari di tutta la città e che non potevo permettermeli).
E che è terminato in un aver appreso nulla, perché dovevo fotocopiare, fissare il muro, andare a fare il fattorino da un luogo all’altro. Ah che bella l’alternanza scuola lavoro…sapete in cosa si riassume?
“Oh cazzo uno stagista e mo che gli faccio fare? Ho troppo lavoro per occuparmi anche di questo problema”.
Poi la presa per il culo è quando ti dicono…perché visto che per ora non ho nulla da fare non studi? 😀 Scusa se devo fare uno stage di un mese…cos’è che dovrei studiare se ancora con il programma non ci siamo mossi?
Noi in Italia non ce la facciamo a fare qualcosa in modo organizzato per dare dignità a tutti.
IL SERVIZIO CIVILE
Cosa fresca fresca di questi giorni è il solo pensiero che hanno intenzione al governo di avanzare la proposta di mettere d’obbligo il servizio civile da un mese a un anno.
Ah AH AH.
Ma se già non considerate umani le persone che fanno VOLONTARIATO al servizio civile…come pensate di organizzarvi obbligando dei ragazzi controvoglia a fare quello che volete voi?
Davvero secondo voi “grandi” ci piegheremo a un obbligo per venire a spazzare il culetto a voi politici?
Ma hanno presente che incorrono in una guerra civile questi? Siamo negli anni in cui ai giovani non sta bene nulla perché li trattate come stracci da pavimento, come pezze…cos’è il passato non vi ha insegnato nulla…?
“Ah ma così imparate cosa vuol dire essere italiani”
“Ah così imparate a vivere senza i genitori”
Prego? Da quando dovreste calcolare quanto io mi senta italiana? O quanto riesco a fare ciò che faccio senza l’appoggio dei miei genitori? Cos’è siete forse alieni voi? Non avete i genitori? Non sapete cosa voglia dire avere una famiglia? Dare il proprio contributo?
Cosa dovrebbe portare al paese imporre un anno di servizio civile obbligatorio ai giovani? Il risparmiare perché così fanno le cose gratis e voi non spendete per intascarvi i soldi?
Avete presente quei carcerati che vi lamentate tanto che stanno stretti stretti nelle celle e a cui date più opportunità che a una persona con la fedina penale pulita?
QUANDO IL TROPPO SI STROPPA.
Grazie a quei delinquenti che fanno gli attentati, ora un po’ tutti ci caghiamo letteralmente addosso. Gente che a momenti non vuole neppure più viaggiare, fare un semplice giro nel centro della propria città o al mercato…
Le misure di sicurezza si restringono così tanto che diventano errate.
Si fanno leggi sul porto d’armi dove si va a insegnare a persone, che non ci hanno mai pensato, a sparare…gli si fa prendere il porto di fucile, però le armi scariche non gliele diamo…i loro soldi li vogliamo però.
Allora deciditi…
Chiudi per dei giorni la città mandandola in blocco perché una delle più grandi cariche religiose viene lì…però, ti fai sfuggire i detenuti…e meno male che le misure di sicurezza dovevano essere a prova di attentati.
Perché nessuno ne parla? Sono argomenti scomodi?
Vengono a dirti impara a essere italiano, ma sinceramente…io mi sto stufando di esserlo.
Io sono italiana, non per il mondo per come è ora. Io sono italiana per il passato, per il patrimonio artistico, culturale e per quello che la storia ci ha insegnato. Io mi sto stufando di essere italiana per questo presente che non mi appartiene, con persone che non mi rappresentano. Io sono italiana per il mio futuro e se lo metterai a rischio, ricorda che prima o poi la vecchiaia arriva per tutti e chi poi prende il posto è la mia generazione. Le cose non durano per sempre. Mi starete anche rovinando il presente, ma nel futuro le cose si invertiranno e dopo si che sarete contenti di esservi rovinati con le vostre mani.
A-